mercoledì 29 febbraio 2012

Tutta una balla?


Ancora penso e ripenso alla brevità dei miei pensieri scorsi a cui accenno più in basso, in questa pagina, rilevando una certa ripresa nel numero di parole usate nel racconto del mio incontro ravvicinato con l’ultima pesca della stagione.
E ieri m’è balenata un’idea…non del tutto originale - perché forse avrei dovuto badarci già da un po’ – ma che spiegherebbe questa ritrosia e un po’ tirchieria nello sviscerare intuizioni e ragionamenti che si presentano qua e là senza preavviso e con alto, se non altissssimo, grado di concisione.
In effetti le mie dita, ultimamente, si muovono sulla tastiera del mio mac (lo dico così, non tanto per dire…) e non solo, con lentezza un po’ più che in precedenza; e considerando il fatto che ne uso solo alcune per portare avanti lo scritto lettera per lettera, parola per parola, pur riuscendo a battere sui tasti giusti anche senza guardare (…invidiosi, eh?), be’, forse il mio cervello ritiene di doversi adeguare alle mie riserve fisiche. Perché, diciamoci la verità, di energia nelle mani ne ho sempre meno e sempre meno è il materiale carnale a disposizione per lo stoccaggio di energie derivanti dal nutrimento che introduco ogni giorno tre… - minimo – volte al giorno con estrema attenzione e discernimento.
…O forse invece è tutta una balla inventata dal mio cervello per farmi credere che posso manifestare la mia espressività solo a condizione di avere un corpo funzionante, quanto meno, se limitato nelle sue manifestazioni, che possa mantenere un certo grado di funzionalità al di sotto del quale è consigliabile non scendere… E considerando che la Becker-distrofia è per sua naturale costituzione malattia propensa ad evolversi… come fanno tutte le piazze affari in quest’ultimo periodo (e mi chiedo se non sia ugualmente loro naturale costituzione piuttosto che crisi del momento…) e rimedio ancora non ce n’è (ma quando apriranno davvero gli occhi!…)…come dire…se la candela consuma illuminando la stessa cera di cui è composta, è utile prepararne un’altra prima di restare completamente al buio e senza la possibilità di tenere accesa la fiamma (certo, a meno che si abbia in qualche sperduta tasca almeno un cerino…).

(13 novembre 2008)

Nessun commento:

Posta un commento