Ancora penso e ripenso alla brevità
dei miei pensieri scorsi a cui accenno più in basso, in questa
pagina, rilevando una certa ripresa nel numero di parole usate nel
racconto del mio incontro ravvicinato con l’ultima pesca della
stagione.
E ieri m’è balenata un’idea…non
del tutto originale - perché forse avrei dovuto badarci già da un
po’ – ma che spiegherebbe questa ritrosia e un po’ tirchieria
nello sviscerare intuizioni e ragionamenti che si presentano qua e là
senza preavviso e con alto, se non altissssimo, grado di concisione.
In effetti le mie dita, ultimamente, si
muovono sulla tastiera del mio mac (lo dico così, non tanto
per dire…) e non solo, con lentezza un po’ più che in
precedenza; e considerando il fatto che ne uso solo alcune per
portare avanti lo scritto lettera per lettera, parola per parola, pur
riuscendo a battere sui tasti giusti anche senza guardare
(…invidiosi, eh?), be’, forse il mio cervello ritiene di doversi
adeguare alle mie riserve fisiche. Perché, diciamoci la verità, di
energia nelle mani ne ho sempre meno e sempre meno è il materiale
carnale a disposizione per lo stoccaggio di energie derivanti dal
nutrimento che introduco ogni giorno tre… - minimo – volte al
giorno con estrema attenzione e discernimento.
…O forse invece è tutta una balla
inventata dal mio cervello per farmi credere che posso manifestare la
mia espressività solo a condizione di avere un corpo funzionante,
quanto meno, se limitato nelle sue manifestazioni, che possa
mantenere un certo grado di funzionalità al di sotto del quale è
consigliabile non scendere… E considerando che la Becker-distrofia
è per sua naturale costituzione malattia propensa ad evolversi…
come fanno tutte le piazze affari in quest’ultimo periodo (e mi
chiedo se non sia ugualmente loro naturale costituzione piuttosto che
crisi del momento…) e rimedio ancora non ce n’è (ma quando
apriranno davvero gli occhi!…)…come dire…se la candela consuma
illuminando la stessa cera di cui è composta, è utile prepararne
un’altra prima di restare completamente al buio e senza la
possibilità di tenere accesa la fiamma (certo, a meno che si abbia
in qualche sperduta tasca almeno un cerino…).
(13 novembre 2008)
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