domenica 2 dicembre 2012

Nessuno!

Non è ottenendo ciò che più ci manca (tanto meno stando nella perenne attesa di ottenerlo) che troveremo la gioia, la serenità, la pace e la tranquillità a cui tanto aspiriamo per considerare la nostra vita degna di essere vissuta, è un'illusione, un auto-inganno. Chi ha molto, chi ha troppo, chi pensa che sia tutto lì e gli altri si fottano, diventa superficiale, inetto, incapace di guardare la realtà e di dare un minimo di senso alla propria vita o meglio di cogliere quello essenziale. Solo partendo dal dato di fatto, dal postulato che la vita è difficile, dura, cruda e non ce n'è un'altra, solo convincendosi di ciò ci si rende conto di essere depositari anche di altre possibilità e potenzialità; e allora, solo allora si può cominciare a sperimentare ciò che riteniamo inderogabilmente giusto. Io non conosco nessuno, proprio nessuno che sia esentato da una qualche difficoltà di una certa rilevanza e durevolezza e con poche o nulle soluzioni di sorta, non chi abbia il dono della salute, non chi non abbia difficoltà economiche, non chi non ha figli, non chi è giovane... nessuno!
La vera chiave di lettura della vita è l'ironia, guardare alle difficoltà e ai problemi con un sorriso, che sia anche amaro, ma un sorriso, per evitare di rimanere schiacciati. Ci si può lamentare, sfogare, piangere finché si vuole perché è salutare, ma ad un certo punto è necessario, è fondamentale ritornare a tenere i piedi ben saldi a terra, che se da un lato significa dare per scontato che i problemi sono sempre dietro l'angolo, dall'altro significa rendersi conto che le sfaccettature positive, forse dietro due o tre angoli più in là, sono più di quelle che pensiamo.

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