mercoledì 29 febbraio 2012

E' domenica! (poe...nsiero)

E’ domenica mattina, fuori c’è il sole, ma presumo faccia freddo. Sembra di essere in un frigorifero a cielo aperto, visti i cumuli di neve ghiacchiata che ci sono ai lati delle strade, sui marciapiedi, nei prati. Però non è male... Ho passato inverni peggiori, durante i quali sentivo molto più freddo e mi sentivo bloccare dappertutto. Sarà che mi sono preso il portatile e sto nelle stanze più calde della casa, sarà che ormai ci sono abituato
e perciò mi sono rassegnato
a passare l'inverno un po' rintanato,a godermi il calduccio agognato
in un periodo tanto raffreddato.
Mi è venuta la "rimite",
in quelle forme acute
che non fanno mai fermate,
non che siano ben baciate
ma il vero e proprio limìte
è il non vederle finite.
Be', mo' basta! e allora!
Vogliamo finirla in quest'ora
ben lontana dall'aurora
- cos’è mai, un’avventura? -
che la fame si fa dura
mentre sto tra queste... mura...
O mio Dio, son proprio grave,
sono pronto per le fave,
devo dire qualche ave?
Forse è stata qualche trave
che ha incontrato la mia testa
nella notte di ‘sta festa...
in sincerità onesta
non ricordo, ero in siesta,
una notte ben passata,
ben davvero, rilassata;
ma l’attacco non finisce
la “rimite” mi aggredisce!
Orsù vattene, mo’ basta!
Vado a masticar la pasta!



(15 Gennaio 2006)

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