mercoledì 29 febbraio 2012

Sabato mattina

E’ un po’ di tempo che non scrivo da queste parti, non perché non abbia idee da esporre e da raccontare, per fare questo devo trovare il momento adatto, che quello che ribolle nella mia pentola trovi il flusso giusto, o il mestolo giusto, per essere… (va be’, ormai siamo in tema) servito sul piatto di chi legge.
Sembra che il momento giusto sia questo, mentre scrivo questa sorta di introduzione diaristica del tipo “ho iniziato, ma non so dove e come finirò”… In effetti non so dove finirò, il punto è che nemmeno so cosa racconterò. Ma guarda! Tre rime baciate senza averci pensato (eh eh eh!).
Ma è necessario che scriva qualcosa che lasci il segno? Chissà, forse essendo sabato mattina, pieno di sole, il pensiero si rilassa e parlo del più e del meno, anzi! riesco a parlare del più e del meno! Che se dovessi seguire il significato vero del più e del meno… ma non mi viene  proprio.
Mi piacerebbe saper scrivere dei racconti, iniziare da un pensiero e continuare a sviluppare, a raccontare… Anche raccontare a viva voce, a ruota libera, essere un racconta-storie. Ho conosciuto una racconta-storie, in Francia, anche se lei viene dall’Argentina, ho assistito ad un suo racconto. Non ricordo molto del racconto, anche perché era… raccontato (repetita iuvant!!) in francese, in primo luogo, e in spagnolo, qua e là. Mi ha affascinato il metodo utilizzato da questa canta-storie: lei non scrive mai i suoi racconti, non nascono sulla carta, ma direttamente a voce, e poi, ad ogni spettacolo, si arricchiscono della fantasia del momento, del sentire del momento… Magnifico!
Comunque è vero che, ora, mentre scrivo, a parte qualche ripensamento su parole digitate o errori di battitura, non sto creando qualcosa ad hoc; credo capiti a tutti, per esempio quando si scrive un diario, le idee e i pensieri vengono da sé, non c’è un copione da seguire, certo fanno traccia eventi, emozioni, riflessioni… Sarà ancora il gusto della narrazione scoperto a Palermo e dintorni che si fa strada, e chissà dove arriverà… (quando le certezze…). Ultimamente mi fido molto delle incertezze, mi sembra che per quanto…incerte, lascino la porta aperta alle possibili evoluzioni, e, sempre ultimamente (da qualche mese), trovo sempre gradite sorprese, del tutto inaspettate, e lo sono tanto di più perché (parafrasando una mia canzone) mi lasciano qualche istante… senza fiato…



 (10 Dicembre 2005)

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